Gyoza: se siete appassionati di cucina orientale non potete non conoscerli! In italiano sono più conosciuti come ravioli giapponesi. Come vengono fatti? È molto semplice. Questi ravioli sono composti da una sfoglia di acqua e farina molto sottile e circolare con un ripieno di carne trita di maiale, cavolo cappuccio triturato e altri ingredienti come zenzero, salsa di soia, aglio, cipollotto e olio di sesamo.
Al giorno d’oggi sono tipici del Giappone ma in realtà hanno un’origine cinese; infatti dopo la Seconda guerra mondiale i soldati giapponesi di ritorno dalla Cina, dopo l’invasione, cercarono di replicare la ricetta. La versione cinese è chiamata Jiaozi, e si pensa che fu inventata da uno dei più famosi medici cinesi durante gli anni della dinastia Han ad uso curativo.
Impasto
Ripieno
Misure
80% farina 00
Personalizzabile
Dimensioni: 6(l) x 3(w) x 2.5(h) cm
18% olio di semi
Diametro: 6-10 cm
Q.b sale
Peso: 28-30 g
Spessore: 2mm
Al giorno d’oggi sono uno dei piatti della cultura orientale più conosciuti nel mondo e vengono serviti per lo più come piatto principale o antipasto. In Giappone esistono tre diverse tipologie di cottura ma La versione più diffusa sono i gyoza alla griglia, detti yaki gyoza. Possono essere serviti al vapore oppure fritti.
Quando sono cotti alla griglia vengono adagiati in una pentola unta con olio di semi di sesamo e cotti finché non formano una sottile crosticina, a questo punto viene aggiunta un po’ d’acqua e viene chiuso il coperchio per terminare la cottura al vapore. La versione al vapore o bollita prende il nome di Sui gyoza e solitamente vengono conditi con salse e cipollotto. Age invece significa “fritto” e i ravioli vengono immersi nell’olio e fritti.