I samosa sono un antipasto e snack indiano, diffusosi poi in tutta l’Asia centro-meridionale e intorno all’Oceano Idiano, nella penisola arabica, nel Corno D’Africa e nell’Africa orientale. La parola samosa viene infatti ricondotta al termine persiano “sanbosag”. Le prime notizie si trovano nei libri di cucina del X secolo, sebbene il loro nome fosse sanbusak.
Questo piatto consiste in piccoli triangoli di pasta, con un ripieno che può variare, tra carne e pesce, ma dove non mancano mai verdure e le classiche spezie “indiane”, tra cui cumino, coriandolo e ovviamente un tocco di zenzero. La forma triangolare, inoltre, è tipica dell’India, mentre in altri paesi si preferisce la forma conica o a mezza luna.
Impasto
Ripieno
Misure
63% farina 00
Personalizzabile
Dimensioni: (40-120)(l) x (30-100)(w) mm
11% olio
Peso: 28-30 g
25% acqua
Spessore: 2mm
Q.b. sale
La pasta è composta da farina di grano, lievito, olio e a volte cumino. Il raviolo viene farcito quindi con carne di manzo o pollo e in aggiunta anche patate, piselli, lenticchie e formaggio. Questo antipasto viene generalmente fritto ma talvolta può anche essere cotto al forno. Fritti, salati e più o meno speziati risultano croccanti con un cuore morbido all’interno.
Le dimensioni del raviolo variano a seconda della cultura e del paese in cui la samosa viene preparata ma generalmente non supera i 10cm. Poiché il piatto è molto diffuso sono differenti anche le preparazioni della pietanza. Infine, vengono spesso serviti accompagnati da chutney, naturalmente speziati anch’essi.